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La nostra storia

L’acqua nel Piceno

La gestione delle risorse idriche nel Piceno rappresenta un affascinante esempio di come la necessità umana e l’evoluzione socio-legislativa abbiano modellato un servizio essenziale nel corso di oltre un secolo. È un percorso di adattamento continuo, dalla frammentazione iniziale alla creazione di un sistema integrato e all’avanguardia. Un traguardo significativo in questa lunga storia si celebra proprio quest’anno: il 2025 ricorre infatti il settantennale dall’inaugurazione, avvenuta nel 1955, del tronco principale dell’Acquedotto Sorgenti Pescara d’Arquata – Ascoli Piceno.

70° anniversario


Le Origini e le Sfide (Fine ‘800 – Inizi ‘900)

A fine ‘800, la provincia di Ascoli Piceno affrontava una grave crisi idrica , con ogni comune che tentava, in modo frammentato e costoso, di risolvere il problema con acquedotti locali. Nonostante l’inaugurazione dell’Acquedotto Monte Polesio nel 1896, che risolse le esigenze del Fermano , la situazione nel Piceno rimaneva critica e la crisi idrica tornava a manifestarsi.

La Nascita del Consorzio (1918 – 1933)

Con l’incremento del fabbisogno idrico agli inizi del ‘900 , si individuano nuove fonti nelle sorgenti di alta quota di Pescara e Capodacqua di Arquata. L’ingegner Eusebio Cruciani fu il primo a interessarsi al progetto, elaborando uno schema acquedottistico e una stima preliminare per la captazione delle sorgenti. Nel 1923 presentò al Ministero dei Lavori Pubblici una richiesta per verificare la natura demaniale delle sorgenti Pescara e Capodacqua. Pochi anni dopo, nel settembre del 1927, inoltrò una nuova domanda per ottenere l’autorizzazione a derivare 160 litri al secondo da quelle stesse sorgenti, ormai riconosciute come acque pubbliche.Dopo anni di dibattiti, nel 1929 nasce il Consorzio per l’Acquedotto Pescara d’Arquata “Luigi Razza” , a cui aderiscono inizialmente 15 comuni, tra cui Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto. L’acquedotto parte con una dotazione di 200 lt/secondo. Nel 1933, anche Grottammare si unisce volontariamente al Consorzio.

L’Espansione e la Crescita (1951 – 1964)

Il dopoguerra vede una crescita significativa del Consorzio. Tra il 1951 e il 1952, si aggregano altri 28 comuni , portando il totale a 44 e la dotazione idrica a 450 lt/secondo. Il Consorzio cambia nome in Consorzio per l’Acquedotto Pescara d’Arquata. Un momento saliente è l’inaugurazione del tronco Sorgenti Pescara d’Arquata – Ascoli Piceno nel 1955 da parte del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi. Nel 1960, il Consorzio diventa obbligatorio e assume la denominazione di Consorzio Idrico Intercomunale del Piceno, includendo 45 Comuni della Provincia di Ascoli Piceno.

Le Crisi e le Soluzioni (1982 – 1994)

Il 1982 segna una svolta con la messa in opera dell’Acquedotto dei Sibillini, fondamentale per affrontare una gravissima crisi idrica che affliggeva l’intero comprensorio, in particolare la fascia costiera, sia in termini di quantità che di qualità. A metà degli anni ’90, nuove leggi (Legge 142/1990 sull’ordinamento delle province e dei comuni e la Legge 36/1994, detta Legge Galli) impongono una riorganizzazione del settore, prevedendo un gestore unico per l’intero ciclo delle acque negli Ambiti Territoriali Ottimali (ATO). La Regione Marche con la legge 18/1998 individua 5 ATO nel suo territorio.

Verso la Società per Azioni (1999 – 2004)

Nel 1999, altri 4 comuni aderiscono al Consorzio. Il 2003 è un anno cruciale: il Consorzio Idrico Intercomunale del Piceno si trasforma in CIIP – Cicli Integrati Impianti Primari spa, una società per azioni a capitale interamente pubblico. Questa trasformazione mira a ottimizzare l’organizzazione e migliorare il servizio al cittadino-cliente. Dal 1° gennaio 2004, l’azienda acquisisce anche i servizi relativi a fognature e depurazione e diventa gestore del Servizio Idrico Integrato, ridefinendo la propria immagine come CIIP poliservizi.

Il Gestore Unico e le Certificazioni (2005 – 2007)

Nel 2005, la CIIP Spa incorpora Vettore Servizi Ambientali Spa, dando vita al Gestore Unico del Servizio Idrico Integrato dell’ATO n.5 Marche Sud. Questo consolidamento rafforza ulteriormente la gestione. Nel 2006, CIIP spa ottiene le certificazioni UNI-EN-ISO 9001:2000 e UNI-EN ISO 14001:2004, a testimonianza della qualità e sostenibilità dei suoi servizi. Nel 2007, ottiene l’affidamento “in house” della gestione del Servizio Idrico Integrato per 25 anni, con scadenza al 31/12/2032.

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70° anniversario CIIP

Sfide Sismiche e Prolungamento dell’Affidamento (2017)

A seguito dei gravi eventi sismici del 2016 e 2017, si rendono necessari importanti interventi di risanamento. La complessità e l’estensione di queste opere, che richiederanno almeno 25 anni, hanno portato alla necessità di prolungare l’affidamento della gestione del SII a CIIP SpA per ulteriori 15 anni, fino al 31/12/2047, e la proroga della durata della Società fino al 31/12/2100. Questo assicura che gli interventi vengano portati a termine dallo stesso Gestore, garantendo efficienza ed economicità.



Acqua e ambiente, risorse preziose da proteggere e preservare

Nel 2022 fa abbiamo realizzato questo video dal titolo: “CIIP S.p.A.  Tra continuità e innovazione” con l’obiettivo di raccontare, con immagini e parole, la nostra missione: ciò in cui crediamo, ciò che ci guida ogni giorno. Un racconto autentico, che parla di valori, impegno e visione.
Rivederlo oggi significa riscoprire le radici del nostro percorso e riconfermare il senso del nostro lavoro.

Un pensiero riconoscente va al compianto presidente Giacinto Alati, che con passione e dedizione ha tracciato la strada che ancora oggi seguiamo.



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